Sono docente in varie materie psicologiche e mi occupo di supervisione clinica.
La supervisione è un processo fondamentale per la crescita professionale di ogni terapeuta. Come supervisore clinico, il mio ruolo è accompagnare e supportare i colleghi psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti della salute mentale nell'affrontare le difficoltà incontrate durante il loro lavoro clinico.
Nel corso della mia esperienza, ho imparato che la supervisione non è solo un’opportunità di formazione, ma anche un’occasione per riflettere, esplorare e migliorare le proprie competenze terapeutiche, affrontare le sfide emotive legate alla pratica clinica e prevenire il burnout. La supervisione clinica non si limita a discutere i casi clinici, ma coinvolge anche una riflessione profonda sul proprio ruolo di professionista e sulla relazione con i pazienti. È un luogo protetto dove si possono condividere dubbi, paure, difficoltà emotive e successi, in modo che ogni terapeuta possa crescere e offrire la miglior qualità di intervento possibile.
Nel mio lavoro, metto in campo un approccio basato sull’ascolto empatico, sul rispetto reciproco e sull’uso di tecniche e modelli psicologici che favoriscono la crescita professionale. Ogni supervisione è un momento di co-creazione, dove il supervisore non si pone come figura autoritaria, ma come guida esperta che stimola la riflessione e la consapevolezza. La supervisione aiuta a sviluppare la propria identità professionale, migliorando la comprensione delle dinamiche relazionali, la gestione delle emozioni difficili e l’adattamento delle tecniche terapeutiche alle esigenze dei pazienti.
Affronto con ciascun collega temi che spaziano dalla gestione dei casi complessi, alla lettura dei segnali emotivi nel lavoro con i pazienti, alla riflessione sulle proprie risposte emotive durante la terapia. Credo che una supervisione efficace non solo aiuti i professionisti a diventare più competenti, ma anche a migliorare il loro benessere emotivo e a mantenere alta la qualità del servizio offerto.